Un fantasma si aggira sulla casa in riva al Lago Maggiore: è quello di Carmen, una sposa bambina che vi ha abitato per una manciata d'anni, giusto il tempo di far crescere tre figlie, fino alla loro adolescenza. Poi, come se il suo compito sulla terra si fosse esaurito con la maternità, se n'è andata. Arrivava dalla Spagna e portava in dote solo la capacità di leggere nel pensiero e uno sguardo ribelle che le regole di un'aristocrazia lombarda in decadenza non sono riuscite a domare. È proprio lei, Carmen, il motore di questa smagliante saga famigliare che si snoda lungo l'arco di un secolo, da metà Ottocento fino alla seconda guerra mondiale. Sotto gli occhi del lettore scorrono cent'anni di solitudini, incomprensioni, sogni, chimere, fallimenti, desideri di fuga che riguardano i numerosi abitanti di una dimora antica, circondata dalle nebbie del lago e sprofondata nell'isolamento mentre là fuori il mondo cambia. E c'è davvero il mondo, quello vecchio e quello nuovo, in questo romanzo che viaggia per l'Argentina, il Brasile e le terre della Patagonia insieme con Costantino, il marito di Carmen, un uomo in perenne fuga da se stesso e dalla propria inettitudine. È dal punto di vista di Flora, una delle tre figlie che Costantino ha avuto da Carmen, la più intelligente e razionale anche se nasconde un'anima di artista, che vengono raccontate le vicende della famiglia De Maria; nella quale, a un certo punto, fa la sua comparsa Eric, un indio affascinante che proviene da un mondo arcaico, magico, poverissimo e che provocherà la rottura dell'incantesimo, la dispersione del nucleo famigliare, l'esplosione della pazzia che forse minaccia la mente di tutti. Sono gli anni in cui la scienza si chiama psicanalisi; e la passione d'amore può farsi malattia, patologia, terribile perdita del senno. La casa sul lago resta il solo punto fermo, il polo magnetico che continua ad attrarre tutti i protagonisti, l'unico rifugio possibile dall'incalzare della realtà e del fallimento. Come in una saga sudamericana, grazie a una scrittura ricca e innamorata del destino dei personaggi, "Carmen dei sogni" rivela il talento di una nuova narratrice italiana che ricorda Isabel Allende e Rosetta Loy, ispiratrici di una storia in cui il sogno protegge e condanna. (Laura Lepri)
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