Come dire lamore? Con quale lingua e con quali immagini prende forma e luce il desiderio, che è principio e respiro del mondo? Seguendo il movimento di queste domande nei classici della poesia, della narrazione e delle arti, Antonio Prete esplora alcune figure dellamore nella letteratura: tra queste, il turbamento, il segreto, la gelosia, la tenerezza, la seduzione, lostacolo. Al centro domina la riflessione sulle molteplici immagini dellaltro e sul vuoto che abita il desiderio, sul suo rapporto con lillimitato e con lattesa.
In questa sublime escursione, attraversiamo diversi paesaggi, che non sono mera cornice o sfondo, ma il ritmo stesso della rappresentazione emotiva, come il giardino, il mare, le stagioni, la stanza, la strada. Un intermezzo colto e cristallino sul Simposio platonico, che è allorigine della meditazione occidentale sullamore, accompagna indagini figurative che aiutano a declinare una «grammatica dellinteriorità».
In Carte damore Prete prosegue la sua indagine sui sentimenti dopo la nostalgia, la lontananza e la compassione , interrogando ciò che Leopardi definiva «la più dolce, più cara, più umana, più potente, più universale delle passioni».
Anonimo -