Il mondo, l'Europa, l'Italia, il Veneto, Padova, Albignasego, Sant'Agostino, casa Tommasin, la taverna, Luca. Se si fosse usato Google Earth per scrivere questo romanzo, sarebbe questa la zoommata che ci porterebbe nella vita del protagonista. Luca e un quasi quarantenne tornato a vivere a casa con i suoi, trovando rifugio nella taverna di famiglia dalla quale giudica il mondo, ma soprattutto i suoi familiari, che lottano per avere una vita dignitosa, forse rassegnati al loro ruolo di normali. Luca odia la normalita, ed e convinto di poterla sconfiggere per sempre, grazie a un super romanzo. La mediocrita e la follia della solitudine, l'incapacita a svelare se stessi, limitando anche i rapporti piu intimi a poche battute sarcastiche, lasciano Luca a seguire le speranze della madre, le frustrazioni del padre, la sordita della nonna, la rassegnazione della sorella, l'amore impossibile della nipote, l'invidia del fratello Leo e la fuga dell'ultimogenito Marco. I colpi di scena che si susseguono in quella che all'inizio pare una periferia sonnacchiosa sembrano non scuotere il solo Luca, perche tanto tutto avra un senso nel suo romanzo e forse sarebbe meglio per tutti che fosse cosi...
Anonimo -