Nella vita quotidiana si perde fin troppo spesso il senso delle azioni pratiche, legate a pensieri, strutture mentali, concetti teorici che nascono su un piano che consideriamo lontano dalle banalità della routine: l'estetica e l'etica, etimologicamente e filosoficamente intese.
Eppure, nulla delle nostre azioni prescinde da questi due aspetti del pensiero e dell'azione: l'individuazione e la definizione del "bello" e la costruzione di una dimensione "etica".
In questo diario apparentemente disordinato l'autrice ci guida alla ricerca di una quotidianità per nulla banale, in cui i mille piccoli interrogativi familiari e personali si intrecciano ai grandi interrogativi della vita e alle questioni estetiche ed etiche.
Anonimo -