Cesare Brandi (1906-1988) è stato critico e storico delle arti, studioso di estetica, letterato, teorico e propugnatore di una metodologia del restauro ormai internazionalmente riconosciuta e seguita. Un umanista d'altri tempi, dunque? Certo, c'è anche questo in Brandi. Ma quel che oggi più importa è che attraverso il filtro del suo pensiero teorico-critico si profilano i più pressanti interrogativi circa l'essenza dell'arte e la posizione che essa assume nella socialità di ogni tempo. Diciamo meglio, allora: Brandi intellettuale europeo dalla multiforme attrezzatura, versatile ad altissima ed oggi fecondamente 'inattuale' definizione. Dai Dialoghi sulla pittura, la scultura, la poesia, l'architettura, fino alla "Teoria generale della critica" - l'ultimo suo grande sforzo sistematico - passando attraverso la problematica del restauro, gli scritti militanti sull'arte contemporanea e gli straordinari, bellissimi libri di viaggio, questo volume traccia all'interno dell'opera brandiana un percorso che sa essere anche rigorosa ricostruzione critica. In appendice, la bibliografia completa di tutti gli scritti, strumento indispensabile per chi voglia seguire da vicino l'itinerario di questo maestro del XX secolo.
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