Il libro narra la toccante - ma mai lacrimevole - storia di Mario Filippo Bagliani, un giovane stroncato da un melanoma ad appena 19 anni il 14 luglio del 2002. Tuttavia non è l'eccezionalità della sua precoce morte il nucleo centrale del libro, ma l'eccezionalità della sua vita che, sebbene segnata fin dall'infanzia da numerosi lutti, si è distinta per una fede talmente profonda da mutare irrevocabilmente l'esistenza di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo: i familiari, gli amici, i malati e i medici che hanno vegliato i suoi ultimi terribili giorni. L'autore ha conosciuto personalmente Mario Filippo e ha condiviso con lui nell'amicizia i tempi più duri della malattia.
Anonimo -