Un profondo legame unisce cinema e psicoanalisi, arti "gemelle" non solo perché nate insieme sul finire dell'Ottocento, ma soprattutto perché ambedue si fondano sul rapporto fecondo tra l'immaginario e il setting. Quanto all'adolescenza, come i più recenti studi psicoanalitici mostrano, non è solo una età della vita, ma è una preziosa possibilità della mente di rigenerarsi nella creatività. Anche il cinema ha in sé qualcosa di adolescente: se fare cinema è proiettare emozioni chi meglio dei protagonisti adolescenti può dare forma a questo bisogno universale? Cinema, adolescenza e psicoanalisi sono inoltre accomunati dalla speciale capacità - non sempre comoda - di sconvolgere i solidi dati di realtà, indicarci nuove strade e stupirci. Questo libro è stato concepito da un gruppo di psicoterapeuti dell'Arpad (Associazione romana di psicoterapia dell'adolescente e del giovane adulto) con lo scopo di mostrare come la formazione psicoanalitica e la passione del cinema possano lavorare in buona sinergia per aiutare sia gli adulti (genitori, insegnanti, educatori, psicologi) sia i giovani nel difficile compito di conoscere se stessi e farsi conoscere.
Anonimo -