La Compagnia di Gesù, fondata a Roma nel 1540 da Ignazio di Loyola, non fu solamente uno degli ordini regolari maggiormente impegnati nella realizzazione della Controriforma cattolica nellEuropa del Cinque e Seicento. Nel corso dellEtà moderna i gesuiti riuscirono a proiettare in una dimensione globale i loro due tratti identitari più rilevanti, e cioè lazione missionaria e limpegno docente/ culturale. Il libro si prefigge di illustrare tale peculiarità attraverso le vicende dei collegi di Cerignola, Barletta e Bovino: insieme alle masserie acquisite dai confratelli romani nel Tavoliere, queste residenze promossero le attività pastorali ed educative dei gesuiti meridionali in due importanti province del Regno di Napoli, la Capitanata e la Terra di Bari. Se lapertura di una sede dellordine era il risultato di complesse trattative con le autorità politiche, i ceti dirigenti e i baroni del posto, spesso larrivo dei gesuiti finiva per scatenare aspri conflitti allinterno del clero e delle comunità, conflitti che potevano assumere un rilievo ben più ampio, travalicando lambito locale in cui erano nati. In questi casi la difesa dello status (e degli annessi privilegi), sovrapponendosi al bisogno di sacro e agli interessi economici delle élites, finivano per segnare le sorti, nel bene e nel male, dei collegi. Fu quello che accadde nelle tre città pugliesi.
Anonimo -