Comandante
racconta la vita di Mattatia Capretti, pescatore come suo padre Natan e
uomo irrequieto come il mare, libero come il vento, incostante come il
moto imprevedibile delle onde, che agli stretti confini della terraferma
ha sempre preferito il largo. Nelle sue traversate ha incrociato
miriadi di sguardi e di esistenze, schiacciate e impoverite dalla
guerra, sferzate dalla miseria e dalle ingiustizie, ma riscattate
dall'amore e dalla solidarietà di chi non smette mai di aiutare e di
pensare al prossimo, costi quel che costi. La
narrazione, personale, fortemente autobiografica, ci ricorda quelle
vittime senza nome, uccise e impoverite da qualsiasi guerra, da
qualsiasi divisione, dai confini e dai conflitti per la conquista del
potere, per insegnarci che ovunque un uomo sia privato della propria
libertà e della propria dignità viene perpetrato il peggiore dei
crimini.
Anonimo -