Solo il tempo ci dirà se queste parole, cariche di forza e dolore, sono state in grado di raggiungere il loro obiettivo ultimo. La pace, la convivenza, la salvezza del popolo ucraino.
Walter Veltroni
IL RACCONTO DELLA GUERRA ATTRAVERSO I DISCORSI DEL PRESIDENTE UCRAINO,
SIMBOLO DI UN POPOLO CHE NON VUOLE SOTTOMETTERSI ALLINVASORE
Nessuno potrà costringere noi ucraini a rinunciare alla nostra libertà, indipendenza e sovranità.
Volodymyr Zelensky, 24 febbraio 2022
Non ho bisogno di un passaggio, ma di munizioni. Il 26 febbraio, due giorni dopo linizio dellinvasione dellUcraina ordinata da Putin, il presidente Zelensky rispondeva così a Joe Biden che gli offriva un ponte aereo per fuggire. È lui il bersaglio numero uno. Le squadre agli ordini di Ramzan Kadyrov, leader della Cecenia, fedele a Putin, erano già a Kyiv giorni prima dellattacco russo per eliminarlo. Doveva essere una guerra lampo, è diventato un conflitto drammatico che sta minacciando lEuropa e il mondo.
Questo libro è il racconto della Resistenza ucraina attraverso i discorsi di Volodymyr Zelensky. Giorno dopo giorno, il presidente sfida Putin senza paura, incalza i paesi occidentali, si rivolge ai parlamenti e alle sedi istituzionali delle nazioni di tutto il mondo raccontando i crimini dellinvasore, chiede alle imprese occidentali di smettere di fare affari in Russia. Solo qualche mese prima della guerra i sondaggi davano il suo consenso in caduta libera. Oggi è il simbolo della volontà di un popolo che mai accetterebbe una resa. Più che il leader alla testa della sua gente ne è in realtà lo specchio. La posta in gioco è la democrazia. È qui che si decide chi vincerà questa guerra: libertà o tirannia?
A cura di Massimiliano Melley
Con un intervento di Michael Walzer
Anonimo -