La felicità, inafferrabile meteora a caccia della quale si accaniscono gli uomini, è la sola cosa che è ostinatamente negata al genere umano. Se la perfetta felicità è inesistente, vi è una felicità relativa che resta subordinata alle aspirazioni di ciascuno di noi e che si mostra inafferrabile solo per coloro che, pur desiderandola ardentemente, non compiono lo sforzo necessario per carpirla. Simile all'amore, essa non conosce altre leggi che quelle della propria fantasia e si piega solo alla volontà potente e pertinace che sappia asservirla e curvarla al proprio giogo. Definire la felicità è un compito puerile; significa evocare tutti i sogni dei poeti, seguire le divagazioni dei filosofi, le sentenze dei pensatori di tutte le epoche; è la sola cosa che si può dare senza possederla, ma che si può egualmente conquistare come si conquistano tutte le virtù, con una disciplina morale sostenuta da un desiderio perseverante.
Anonimo -