La leadership è un fenomeno tanto sfuggente quanto affascinante: intreccia uomini e destini, caratteri e situazioni. Dopo aver variamente commentato, con un distratto stupore e sovente una comprensibile diffidenza, il comico che nellaprile 2019 era diventato Presidente dellUcraina, tre anni dopo, lOccidente si è ritrovato quello stesso comico-presidente improvvisamente protagonista assoluto della scena mediatica internazionale, instancabile interprete, nel sistema globale e integrato dei media, di un ruolo che nessun capo di governo o presidente occidentale ha dovuto interpretare negli ultimi decenni: il leader della resistenza del proprio paese allinvasore. Interpretare sulla scena dei media e agire nella realtà, con le bombe sulla testa, gli attentati alla sua persona, donne e uomini al fronte, civili giustiziati, massacrati, deportati. In un rimbalzo tra finzione, rappresentazione e realtà, la leadership di Volodymyr Zelensky si presenta come una estrema rappresentazione del post-moderno e al tempo stesso come laffermazione della moderna figura delleroe, in unEuropa che scopre che la Storia non è mai finita. Senza pretendere di domandarsi chi sia davvero Zelensky, in questo breve saggio si cerca di far luce su alcuni aspetti di questo straordinario incontro tra un leader sui generis, apparso sulla scena politica perché mattatore della scena dello spettacolo, e la tragedia di un paese, lUcraina, invasa dalla Russia di Putin. Lo straordinario incontro tra due caparbie volontà di resistenza.
Anonimo -