Il successo editoriale della Commedia (tredici edizioni in diciannove anni, tra il 1472 e il 1491) ebbe il suo trionfo con la monumentale stampa veneziana di Pietro Piasi datata 18 novembre 1491: grande in-folio (mm. 315 x 212) con ampi margini, contenente il testo del poema " emendato " da Pietro da Figino e corredato del nuovo commento di Cristoforo Landino, arricchito da 100 vignette silografiche, con eleganti capilettera, sempre silografici. Il volume accoglie inoltre per la prima volta (alle cc. 3i6v;-320v) le quindici canzoni di Dante non incluse nel Convivio, delle quali risulta perciò editto princeps. Un esemplare di questa preziosa e rara edizione venne successivamente sottoposto a una raffinata decorazione da un esperto e fantasioso lettore a lungo erroneamente identificato con il medesimo curatore del testo dichiarato nella stampa - Pietro da Figino -, il quale aggiunse fitte postille manoscritte nei margini e un sontuoso apparato illustrativo, esteso a tutte le cantiche. Comparso improvvisamente sul mercato antiquario nel 1927, il manufatto, che destò grande interesse, venne acquistato dal Governo italiano e da Pietro Fedele - ministro della Pubblica Istruzione dal 1925 al 1928 - donato alla Casa di Dante in Roma. Che da allora lo custodisce come il "pezzo di maggior pregio" della sua pur cospicua Biblioteca.
Anonimo -