Comunione e Liberazione, CL per i simpatizzanti, è ormai una presenza radicata nel campo della Chiesa, della politica, dell'economia, della società italiana, con ramificazioni in numerosi paesi di tutti i continenti. Il primo volume è molto di più di una semplice ricostruzione di fatti cronologicamente ordinati: si parte dalle vicende biografiche del fondatore, don Giussani, per allargare via via lo sguardo all'ambiente sociale e culturale del tempo. Il racconto è poi arricchito dalle testimonianze dei protagonisti di quegli anni, i ragazzi di Gioventù Studentesca, molti dei quali oggi occupano posti di rilievo. Massimo Camisasca è un osservatore attento: egli ha vissuto l'esperienza del movimento e ha conosciuto le persone coinvolte nella sua storia passata e attuale; per questo il suo stile, oltre che dettagliato e preciso, è appassionato e convincente. "Egli ci ha consegnato un libro - scrive Joseph Ratzinger nell'introduzione - che non ci racconta solo un passato, ma ci pone di fronte alle domande essenziali dell'esistenza umana e ci aiuta ad approfondire la risposta". Il secondo volume descrive, dopo la crisi del 1968, gli anni della rinascita e della diffusione del movimento che nel 1969 prende il nome di Comunione e Liberazione; nome che affiora quasi per caso e riesce a evocare tutti gli elementi essenziali dell'intuizione di don Giussani. È impressionante l'espansione di questo decennio. Comunità cielline spuntano in ogni regione d'Italia; anzi, vengono travalicati i territori della penisola e si raggiungono la Svizzera, la Spagna, il Brasile, il Congo, l'Uganda. Non si teme nemmeno di oltrepassare la "cortina di ferro" e di farsi vivi in Jugoslavia, in Polonia, in Cecoslovacchia. Ma più che la diffusione geografica è significativa la presenza del movimento in ogni ambito sociale ed ecclesiale: l'università, la scuola di ogni ordine e grado, il mondo del lavoro, la carità, la cultura, la musica, l'arte drammatica. Non è una presenza sempre gradita: vi è l'avversione dei violenti di destra e di sinistra e, all'interno della Chiesa, l'incomprensione di quanti non capiscono e negano spazio e riconoscimento. Rispondendo a un tacito impegno preso con il primo volume, Massimo Camisasca ha saputo individuare, tra le vicende della confusa cristianità dei nostri giorni, quelle che hanno un rilievo consistente e non effimero. Ha tracciato così, in questo secondo libro, un affresco che è importante per CL, per la Chiesa, per gli italiani desiderosi di comprendere un capitolo decisivo della storia del Paese. Il terzo volume della storia di Comunione e Liberazione racconta anni di grandi intraprese: nascono il settimanale "Il Sabato", il Meeting di Rimini, il Movimento Popolare. Soprattutto le pagine di questo terzo volume mostrano un movimento che cresce nella consapevolezza della sua missione. Inoltre, attraverso le numerose testimonianze riportate nel testo si ha un'idea concreta dell'enorme diffusione di Comunione e Liberazione in Europa e nel mondo. Sullo sfondo appare costante l'amicizia di Giovanni Paolo II, che segue e sostiene da vicino il movimento. "Si corona così un'opera in tre volumi che mi ha visto impegnato per lunghi periodi nel corso degli ultimi anni. A chi dedicarla se non a don Giussani? Mi rimane soltanto da dire che ho aderito ben volentieri al desiderio dei responsabili di Comunione e Liberazione che il libro si concludesse con un'appendice scritta da Roberto Fontolan, per raccontare le vicende degli ultimi venti anni". (Dalla Prefazione al terzo volume dell'Autore)
Anonimo -