A quarant'anni dall'uscita di Con voce di donna, il libro che diede il via a una rivoluzione, portando le voci delle donne alla ribalta e consentendo loro di essere ascoltate a pieno titolo, Gilligan ritorna sull'argomento di quel libro fondamentale riesaminandone le tesi centrali alla luce del presente e dei progressi della riflessione sul tema negli ultimi decenni. Oggi è possibile chiarire e articolare ciò che quarant'anni fa non si poteva vedere o dire: che la "voce diversa", l'etica della cura, sebbene inizialmente percepita come una "voce femminile", di donna, è in realtà una voce umana. La voce da cui si differenzia è una voce patriarcale, legata al sistema binario e alle gerarchie di genere. Laddove il patriarcato è in vigore o viene imposto, la voce umana è una voce di resistenza e l'etica della cura è un'etica di liberazione. «La voce dell'etica della cura è una voce umana, e la designazione in termini di genere di una voce umana come "femminile" è un problema. Sentire la "voce differente" come una voce umana significava liberarsi di una serie di ostacoli che impedivano di vedere che il sistema binario di genere la costruzione delle capacità umane come "maschili" o "femminili" non è solo una distorsione della realtà, ma anche una pietra miliare del patriarcato.» Un libro di psicologia alla portata di chiunque, che dice cose semplici ma importanti, che porge la mano e la voce a chiunque voglia ascoltare, donne e uomini. La voce umana è la voce del ventunesimo secolo.
Anonimo -