Non un lettore medio, da un libro a caso, scelto senza quasi pensarci, ma un lettore con un certo grado di cultura, con interessi vari, con più che qualche curiosità in campo scientifico. Probabilmente dalla scienza e dalla tecnologia trae anche il suo pane quotidiano o forse, semplicemente, è stato contagiato dal morbo della fantascienza in giovane età e non è più riuscito a liberarsene.
Il libro - in questo caso un e-book - è intitolato Configurazione Alieno e il lettore è fatalmente curioso di addentrarsi tra le righe alla ricerca di nuove e sorprendenti creature, capaci di creare in lui la meraviglia, ovvero ciò che si indica come il sense of wonder e che è il tessuto della narrazione fantastica di speculazione scientifica.
Ma, man mano che prosegue nella lettura, tuttavia, si rende conto che qualcuno - l'autore? l'editore? - si sta prendendo gioco di lui. Dopo una ventina di pagine di quella che sembra un normale rapporto informativo, sia pure infarcito da una quantità sorprendente di curiose variazioni dalla norma o anche dal semplice buon senso, si arriva a un gruppo di relazioni che occupano il 90% del libro, in qualche caso pedestramente accettabili, in altri assolutamente deliranti.
Il lettore, procede nella lettura ma viene brutalmente sballottato, sviato, ignorato o lusingato e naufraga tra precisazioni apparentemente assurde e a tentativi di spiegare la situazione degni del cinema muto degli anni `20 del XX secolo.
Dov'è finito il sense of wonder? Il suo sense of wonder?
I presunti alieni sono semplici esseri umani, sia pure di oscura provenienza e il loro percorso sulla Terra è assurdamente burocratico e scientificamente ondivago. Pagina dopo pagina si rende conto che in questo libro non si lavora con la Scienza, ma con un suo succedaneo formale e ingessato, un gesticolare assurdo e autosufficiente che in realtà non è in grado - e probabilmente non vuole - spiegare alcunché.
Termina la lettura, ma con la sensazione oscura di essere stato lusingato e poi tradito, avvicinato ad un agire scientifico confuso, presuntuoso e ridicolo, narrato sotto il tendone di un circo; irriso nel mio cercare qualcosa di meraviglioso in un semplice atto burocratico.
Ma poi, gradualmente, un diverso e curioso punto di vista si materializza. Il rapporto tra umani e "alieni" è un rapporto evidentemente impossibile ma che nel suo cocciuto, faticoso, apparentemente sterile procedere, risveglia una quantità prodigiosa di domande, peraltro per la maggior parte destinate a rimanere senza risposta, ma comunque vive, pressanti, talvolta urgenti.
Il vivere, il sopravvivere, il durare, il morire, il sognare, il desiderare divengono altrettanti mattoncini di un Lego giocato da un malato di mente, che a fronte di mille e mille costruzioni senza senso trova per una volta una struttura inattesa e miracolosa, qualcosa che si avvicina molto a spiegare il senso della nostra esistenza, ma senza la sterile e faticosa serietà alla quale siamo abituati da tempo immemore.
Oltre il buffo e paradossale agitarsi di N ricercatori - incerti e confusi o seriamente motivati nella loro attività di corridori da fermo - si intuisce la presenza di qualcosa di inafferrabile, di sensibile ma irraggiungibile, adombrato nelle vite a-motivate di sei individui, o forse di uno solo, di fronte ai rappresentanti di un'umanità congelata nella ripetizione di schemi, procedure e formule che se non riescono a spiegare la realtà, danno comunque una certa consolazione e un senso apparente al loro agire.
Configurazione Alieno è uno scherzo serissimo, un modo di raccontare la nostra vita di umani, vista da qualcuno o qualcosa che umano non è o non è più. Un risultato davvero notevole che meritava di essere condiviso con altri lettori. Buona lettura!
Anonimo -