Una voce unica. Tre opere indimenticabili. Ecco il trittico di poesia teatrale con cui Giovanni Testori, il più forte e provocatorio drammaturgo italiano del Novecento, fa i conti con il mistero della sua fede e della sua esistenza. Nelle parole dette dialogando con la morte, o interrogando Maria, e nel balbettio potente delle vita che preme per nascere, Testori concentra e in qualche modo rivisita tutta la sua vasta esperienza di artista e di uomo. E pone, sotto spietata inchiesta la cultura oggi dominante, con la sua lucida visione, la sua sincerità. E con il senso drammatico della sua personale speranza.
Anonimo -