Sul tavolo di lavoro degli artisti della parola cè un libro sempre aperto, il libro che li accompagna per tutta la vita. La Divina Commedia segue Pirandello ovunque. Dante è il Poeta e il Padre della patria, il creatore della nostra lingua e il pellegrino nei regni dove i morti parlano. Nellopera di Pirandello, moderno pellegrino nel regno misterioso della creatività artistica, parlano i personaggi. Personaggi che fanno ressa intorno allautore: «alcuni ... balzano davanti agli altri e simpongono con tanta petulanza e prepotenza, chio mi vedo costretto qualche volta a sbrigarmi di loro lí per lí. Parecchi mi si raccomandano per aver accomodato chi un difetto e chi un altro». La scena è già vista nel Purgatorio (vi 5-9), quando i morti circondano Dante e cercano di sopraffarsi a vicenda, di scalzare il vicino per avere la meglio nel ricevere udienza. Dante «dalla calca si difende». Un vero assedio: «qual va dinanzi, e qual di retro il prende, / e qual da lato li si reca a mente / ... e questo e quello intende». In Cose dellaltro mondo assistiamo al faccia a faccia tra Pirandello e quel suo doppio deccezione che per lui è Dante, come emerge anche dalle note di commento che lo scrittore agrigentino ha steso di suo pugno in margine alla Divina Commedia.
Anonimo -