Polis, Cosmo, universalità, quasi una contraddizione in termini. Ma ecco che ogni tela di Sevini, pur esistendo come una finita e puntuale rappresentazione completa del soggetto identificato, con un rigore ed un codice architettonico chiaro ed efficace, con una mirabile miscelazione di forme, colori e figurazioni, si congiunge alle altre tele, si rimanda alle altre tele, si interpone con le altre tele, dialogando permanentemente ora in rilancio, ora in completamento all'ordine stesso prestabilito dall'artista, quasi ad essere egli stesso il direttore del Kaos, del Big Bang, dell'Ordine prestabilito e Assoluto dell'Universo.
Anonimo -