"Nonno, mi racconti di nuovo della battaglia?" Per mio nipote la battaglia è una sola, quella dove suo nonno ha guadagnato la sua gamba di legno, Cosseria. Ma la risposta a tale domanda non è storia militare, è la mia storia.
Questo libro non è di certo un trattato sulla battaglia e non è neanche la cronaca delle magnifiche gesta dei Del Carretto di Camerano o dei San Martino della Torre, vuole solo essere una storia da raccontare ai propri cari intorno al focolare, come faccio ora con Filippo.
Non sono un condottiero né un eroe, ma posso tranquillamente dire che sono testimone di tanti atti eroici che, dopo la mia morte, nessuno racconterà più ai propri figli: le azioni dei Granatieri, cacciatori, fucilieri del regno, uomini che hanno scritto la storia con il loro sangue. Un sangue che non aveva neanche un nome, dimenticato a scapito dei nomi di battaglia che, a quel tempo, erano addirittura segnati nei ruoli dei reggimenti ed erano di certo più importanti del vero nome.
Anonimo -