Non si tratta affatto di una biografia comune: Cristoforo Colombo è un personaggio difficile da catalogare. In questo particolare saggio vengono trattati tre aspetti che lo definiscono in primo luogo come uomo, carico di difetti ma anche di virtù. Lo vedremo quindi nascere da una famiglia umile e formarne una nuova, socialmente più elevata, che fu poi quella che lui stesso scelse. Conosceremo coloro che, lungo la sua vita, furono i suoi amici e nemici. Parleremo del suo carattere difficile e cercheremo di tracciarne un ritratto nella vita quotidiana: il cibo di cui si nutriva, come si vestiva, cosa leggeva o le caratteristiche della sua casa. Cercheremo di comprendere la sua lotta per la sopravvivenza, il trionfo su molteplici infermità e la rivendicazione della continuità dei suoi titoli a favore del primogenito. Una volta conosciuto il suo ambiente, vedremo nascere il marinaio. Le conoscenze nautiche Colombo le acquisì sul campo percorrendo, in gioventù, le coste mediterranee e successivamente quelle africane e del Nord Europa. Parleremo quindi dei suoi viaggi per mare che non si limitano solo a quelli che gli hanno concesso la meritata fama. Non tutti ebbero successo: perse molte delle proprie imbarcazioni, patì uragani e soffrì l'arroganza dei suoi marinai che, ammutinati, ne cercarono la morte in diverse occasioni. Per un anno fu naufrago sull'isola di Giamaica. L'aspetto meno conosciuto è il suo incarico come Viceré. L'eccellente marinaio fu un pessimo governatore, che nel 1500 venne sottoposto a un processo a Santo Domingo per essere quindi rispedito in catene in Spagna. Verranno dedicate alcune pagine all'approfondimento delle sue attività. Cercò di insorgere contro i propri Re? Impedì il battesimo degli indigeni? Infine, verranno trattati gli ultimi due anni della sua vita quando, disilluso e malato, sognava unicamente di poter far ritorno nel Nuovo Mondo ed esaudire il proprio desiderio: trovare lo stretto che l'avrebbe condotto in India.
Anonimo -