"L'immagine artistica della abbaziale di Montecassino, concepita dall'abate Desiderio (1058-1087) come uno scrigno di raffinati manufatti eseguiti dai più addestrati artefici dell'epoca, è affidata quasi esclusivamente, dopo la distruzione delle fabbriche monastiche, al ricordo delle fonti letterarie coeve, in primo luogo al minuzioso racconto della ""Chronica"" di Leone Marsicano (III 26-33). Nonostante la sua eccezionale importanza documentaria, di esso manca tuttora una traduzione italiana corredata di un adeguato commentario critico, che ne renda immediatamente fruibile il contenuto anche al vasto pubblico dei non specialisti. A colmare la lacuna ha ora provveduto con competenza e passione Vinni Lucherini, recuperando all'attenzione degli studiosi anche un più antico e trascurato testo di Leone, il quale, ancorchè concepito come uno stringato canovaccio dell'opera maggiore, aiuta a chiarirne le segrete motivazioni della trama narrativa, finalizzata alla celebrazione di Desiderio quale novello Salomone, degno erede spirituale di san Benedetto per la sua opera di 'constructor' dell'abbazia. Al lettore che per la prima volta si avvicina a questa entusiasmante vicenda artistica attraverso il filtro letterario della ""Chronica"" l'impeccabile traduzione della Lucherini offre, con la dotta introduzione e con il calibrato corredo di note, la guida sicura e agile per districarsi anche tra le più impervie questioni storiografiche. Arricchisce il lavoro un saggio in Appendice di Francesco Aceto, nel quale lo studioso propone una nuova lettura in chiave storico-culturale di uno dei passi più celebri della ""Chronica"", da decenni oggetto di accesa discussione per la densità delle valutazioni critiche in esso racchiuse."
Anonimo -