La critica letteraria non è una funzione, o meglio una carriera tra noi: è una esercitazione casuale, capriccio di un momento, spesso atto di compiacenza verso un autore, concessione all¿entusiasmo passeggero per un poeta o romanziere in voga, per un principio d¿arte che la moda mette in evidenza e che interessa realmente con la sua elevatezza e con gli eccessi.
(Capuana, Cronache letterarie, citazione, p. 166)
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