«quando mi dicono "sei liberando", scrivo: "Libero, però me sento `e schiatta'", perché mi sto tirando fuori da un incubo, ma quest'incubo resta per tantissimi altri che non hanno avuto la mia stessa vita e le mie opportunità. Perché carcerati si diventa solo in casi come il mio, ma carcerati si nasce quando si vede la luce nei quartieri programmati pe' reati. Ma non lo so ancora che scriverò questa frase fra venti anni, dopo aver sciolto per sette una band che, la mattina in cui il portone di Poggioreale si apre e io esco insieme a Roberto, Giovanni, Alessandro e Massimo, ha solo quattro canzoni in repertorio. E poi averla riformata, ancora una volta, come la prima volta. Fuori trovo i compagni che ci aspettano a centinaia con i pugni alzati. Se avessi già scritto Curre curre guagliò, mi metterei a cantargliela a squarciagola. Invece attraverso la strada e li abbraccio in silenzio. Uno a uno.»Luca «Zulù» PersicoCurre curre guagliò, storie dei 99 Posse è una biografia atipica perché non focalizza l'attenzione solo sulle vicende del gruppo, proponendo la consueta carrellata di dischi e concerti, ma le utilizza per raccontare l'Italia, soprattutto Napoli. Un viaggio attraverso gli occhi di ragazzini cresciuti in fretta in quei quartieri popolari, in quei paesi dell'hinterland, dove si affacciano alla vita, si innamorano della musica e della politica. Quei ragazzini sono Luca 'o Zulù, Massimo Jrm, Marco Messina e Sacha Ricci, ma anche tanti altri che hanno condiviso pezzi del loro cammino, come Meg, i Bisca e Sergio Maglietta, Speaker Cenzou e Valerio Jovine, Caparezza e Clementino, J-Ax e Subsonica, Roy Paci ed Ensi. La base di partenza è il centro sociale Officina 99, l'anno il 1991, quando una band nata quasi per caso - con un forte imprinting politico - inizia il percorso che la porterà a diventare fenomeno mediatico e campione di vendite. Curre curre guagliò è anche la storia degli ultimi decenni, vista dalla prospettiva di tutti i protagonisti: ci sono gli anni Settanta e gli echi della rivolta; gli Ottanta, con la sconfitta del sogno rivoluzionario e la Resistenza sotterranea; il punk, le prime esperienze all'estero, gli squat di Londra, il vecchio Leoncavallo, il Tienament di Soccavo. Ci sono gli autonomi e gli anarchici, i comunisti e gli operai, i disoccupati, il movimento per la casa e gli squatter, le posse, la Pantera e Officina 99, i No Global e la Terra dei Fuochi. C'è l'impegno internazionalista in Palestina e in Chiapas. Genova 2001 e Carlo Giuliani. Sempre come parte di quella voce collettiva che contesta i potenti della Terra. Un'opera corale, dove in certi casi si fa fatica a ricordare tutti quelli coinvolti, chi si è perso per strada, chi non c'è più, perché tutti insieme sono davvero tante e tanti.Rosario Dello Iacovo è nato a Napoli nel 1966. Vive tra Napoli, Londra e Milano. È da sempre l'agente dei 99 Posse, per i quali ha scritto alcuni testi, e si occupa dell'organizzazione dei loro tour. Giornalista, ha collaborato con «il Manifesto», è uno degli amministratori dei canali social ufficiali della band.
Anonimo -