Era una delle solite cene, un po' alcoliche, "dei papa": i nostri figli andavano nella stessa scuola.
C'erano Silvano Barbesti (sindacalista e scrittore di fantascienza), Massimo Ber- toli (veterinario), Antonio Bozzo (gia direttore di "Sette", inserto del Corriere), Riccardo Cortelazzi (ginecologo), Agostino Ferrari (pittore), Andrea Volpi (businessman di stanza a Basilea), Stefano Zoppi di Mediaset e mio fratello Alessandro, detto lo zio, architetto.
Si parlava soprattutto del passato, di lavoro, di politica. Ma, stanchi di discutere di politica, abbiamo cominciato a parlare di viaggi, mentali e fisici. Tornando a casa, mi sono reso conto che, come dermatologo o come viaggiatore, avevo visitato piu o meno 70 Paesi.
Ho quindi deciso di buttare giu, nel vero senso della parola, qualcosa sulle citta che avevo visitato. Questo libretto e nato cosi.
Non deve sorprendere l'assenza della Russia, di Israele, dell'Iran, del Giappone, dell'Australia e del Sud Africa: semplicemente, sono Paesi che purtroppo non ho (ancora) visitato. Non deve sorprendere anche l'assenza di Londra, Parigi e New York, citta che amo alla follia, ma sulle quali e gia stato scritto tutto e il contrario di tutto.
Anonimo -