Nellanno delle celebrazioni dantesche, il libro vuole essere un omaggio al Sommo Poeta e al cibo presente nellItalia centrale del Trecento unitamente a uno sguardo su come si mangiava a corte, nelle taverne e nei monasteri e lo faremo seguendo le tracce del suo peregrinare presso i signori che lo ospitarono e immaginandoci a tavola in mezzo gli ospiti. Rivivremo le sensazioni e i profumi dei piatti di allora, descritti attraverso i ricettari dei vari Liber de Coquina ed entreremo nel mondo dei sapori medievali con una serie di ricette originali e riproponibili anche al giorno doggi. Il cerchio si chiude con uno sguardo ai riferimenti sul cibo nella Divina Commedia, dal girone infernale dei golosi al pane angelico nel Paradiso. Infine, unappendice sul rapporto tra le donne e il cibo al tempo di Dante a cura di Valentina Basili, laureata in Storia Medievale.
Anonimo -