Questo libro contiene due testi. Il primo è la storia di Marina e Carlo, innamorati per bisogno. Quando lui si ammala, affrontano ansie; lei s'innamora del giovane Nino... L'affetto per Carlo, la ricerca di autoconsapevolezza salverà l'unione? Scorrevole e vivace (anche per i vividi personaggi del figlio Andrea e della zia-mamma Clara), il racconto svela i suoi sensi lungo brani che si alternano musicalmente: una buona sonata per l'anima. Forse thriller psicologico, Pennavaja l'ha scritto per tutti: tutti abbiamo sogni, desideri, e il bisogno di pacificarci con noi stessi, con il nostro passato e il nostro destino. Il racconto dell'autrice (da 40 anni scrittrice in Germania, Olanda, Italia, docente nella sua "Casa della scrittura") è autobiografia "filtrata": frutto di esercizio intenso in uno stile che nutre ed emoziona. Il secondo testo è un saggio che, analizzando brani di narrativa europea, insegna a evitare le trappole dell'autobiografia diretta. L'autrice, traduttrice esperta di musica, dà le regole basilari per non cadere negli errori di un linguaggio sciatto o "rumoroso"; mostrando esempi di uno stile semplice ma ricco, che produce scritti appetitosi in ogni stagione. Questo saggio, adatto anche a chi scrive per diletto, è di grande aiuto per chi aspira a creare un racconto o un romanzo artistico.
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