Il nome di Giovanni Baliani (1582-1666) è rimasto legato ai risultati e alle polemiche suscitate dalle due edizioni del "De motu". La prima edizione (1638) sembrava far propri molti dei teoremi fondamentali dimostrati nei "Discorsi e dimostrazioni intorno a due nuove scienze" di Galileo, pubblicati nello stesso anno. Il libro del Baliani suscitò indignazione perché non vi si faceva parola dei debiti scientifici contratti nei confronti di Galileo. Nel 1646, però, comparve a Genova una nuova edizione del "De motu" in sei libri, nella quale alcuni enunciati fondamentali venivano sostanzialmente modificati e in senso divergente dal dettato galileiano, tanto da far apparire il Baliani non più un plagiario, bensì un avversario di Galileo. Il "De motu" del Baliani ebbe notevole fortuna e fu al centro delle intense discussioni 'de motu' che che coinvolsero nel secondo Seicento i grandi protagonisti della rivoluzione scientifica. Edizione con testo latino a fronte.
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