Una volta un grande scrittore disse che scrivere è "mettersi davanti a una macchina per scrivere e cominciare a sanguinare". Ecco, non è esattamente questo che l'associazione Voci e Progetti aveva in mente quando ha proposto ai propri soci una serie di incontri dedicati alla scrittura creativa. L'idea, al di là dei risvolti ematici, era quella di creare uno spazio - seppur virtuale - dove ci si potesse incontrare per inventare storie da raccontarci: storie allegre, tristi, divertenti, assurde, paradossali, personali, intriganti, vere. L'idea ci parve da subito innovativa: chi mai, prima di noi, aveva mai pensato di ammazzare il tempo durante un periodo forzato di quarantena raccontando storie ai propri compagni di "reclusione"? Poi qualcuno all'interno del direttivo, che aveva qualcosa di più del semplice battesimo come titolo di studio, ci ha riportato con i piedi per terra, dicendoci che sì, forse qualcuno ci aveva già pensato in passato. E allora abbiamo fatto la cosa più logica da farsi in casi come questi: plagiare il titolo dell'opera che ci ha preceduti. Nasce così il DecameRoom, una raccolta degli scritti prodotti durante gli incontri, frutto di una serie di esercizi che - di volta in volta - il facilitatore proponeva ai partecipanti. Esercizi che avevano come scopo principale quello di far allontanare l'anima dello scrittore dal proprio io, nel tentativo di avviare i partecipanti sulla strada dello scrivere non semplicemente di sé e per sé, ma anche per un pubblico ideale, che un buon scrittore deve sempre aver bene in mente. Il percorso che si è dipanato in queste settimane di incontri dovrebbe essere ben chiaro dalla struttura della presente raccolta: parte da scritti molto personali - quali le pagine di un diario - per poi avviarsi su sentieri più impervi per lo scrittore, con esercizi che invitano l'autore a staccarsi dalle granitiche certezze del proprio vissuto e a camminare su sentieri più stretti e impegnativi, ma che hanno il grande pregio di riuscire ad arrivare a un pubblico più vasto. Il risultato? Lo vedrete voi stessi: una raccolta di scritti che riescono a essere toccanti, divertenti, melanconici, irriverenti e comunque sempre freschi, originali e che ben illustrano il desiderio di raccontarsi e di raccontare dei partecipanti.
Anonimo -