Da molti anni si parla di perdita del centro, dal punto di vista narrativo e filosofico, ma questa tendenza, partendo dagli studi iconografici di Arnheim e Seldmayr, affonda le sue radici in qualcosa di molto piu antico e diversamente declinabile. E possibile, quindi, definire un'estetica del decentramento e, al contempo, affidare un'importanza sempre maggiore a tutto cio che e periferico, marginale, asimmetrico nell'arte cosi come nella societa?
Anonimo -