Questa nuova raccolta intitolata "di Luce e d'Ombra" è divisa in due parti, la prima porta il titolo di "Dàimones"e comprende 49 brevi componimenti non titolati; la seconda, "Sottili Evanescenze", ne comprende 18. Il titolo della raccolta richiama, evocando in modo esoterico, la "luce" e l' "ombra": la vita appare un miscuglio di realtà quotidiana e di realtà spirituale, eterna, da cui nascono situazioni in cui le due realtà sono in opposizione. In questa battaglia continua, i "Dàimones"ora ci guidano e consigliano ora ci sono avversi. La poetessa non dà una definizione di queste creature, che talvolta ci appaiono come esseri reali, altre volte come metafore di forze che agiscono in noi e nel mondo, come le passioni, i sentimenti, le paure, l'amore e l'odio, il desiderio, le speranze. In entrambi i casi il conflitto spinge a una ricerca di conoscenza e di comprensione che porti al superamento delle lacerazioni e alla conquista della quiete. Nella seconda sezione la prima "evanescenza" che incontriamo è quella dei ricordi che rievocano immagini come l'amore e il profumo della madre. L'esperienza del ricordo si allarga e diventa visione quasi mistica di natanti che prendono il mare alla ricerca dell'approdo, che rappresenta uno dei temi più presenti in questa sezione, tra i confini di luci e ombre, di silenzi e parole, parole non sempre udibili.
Anonimo -