Non si va a fotografare un confitto, una guerra, senza una preparazione tecnica, fisica e spirituale. Esistono però, motivazioni profonde, di ordine morale che appartengono a quella giustizia sociale che ancora una volta mi spingono ad affrontare un secondo viaggio verso la Siria, bisogna essere ideologicamente impegnati a denunciare gli aspetti più scottanti della guerra, è un racconto il mio nel quale non sono assenti i protagonisti anonimi e involontari della guerra, le vittime dei bombardamenti, poveri innocenti i cui sguardi valgono più di ogni commento scritto.
Anonimo -