Folgorazione, doppio poetico e leggenda, Holderlin incarna per Zanzotto la resistenza, la speranza che la parola poetica - anche attraversando il silenzio - riesca a farsi ricordo e dono, in modo tale da opporsi all'insensatezza e alle dissonanze del divenire storico. Il saggio indaga le incidenze della poesia di Friedrich Holderlin sull'opera di Andrea Zanzotto, ricostruendo un ideale dialogo tra questi due grandi esponenti della 'Weltliteratur'. Puntualizzando i motivi dell'holderlinismo zanzottiano e ripercorrendo cronologicamente l'opera del poeta italiano - anche con il prezioso ausilio dei suoi autografi -, lo studio dimostra la valenza primaria di Holderlin come imprescindibile elemento di coesione tra tutte le raccolte di Andrea Zanzotto.
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