Un clamoroso processo penale di duemila anni fa: Cicerone dipinge in maniera magistrale l'atmosfera torbida e corrotta delle classi ricche di una cittadina molisana, al tempo della dominazione di Silla.
Dalla narrazione di una serie impressionante di delitti, reali o supposti, emergono a tinte fosche l'avidità rapace e criminale, l'ossessione per il patrimonio, la tetra superstizione di personaggi confinati in un'esistenza provinciale. Note di Marco Fucecchi. Saggio introduttivo di Emanuele Narducci.
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