Al grande pubblico le corti costituzionali risultano un po' misteriose: si presentano come giudici, ma fanno ciò che un giudice normalmente non può fare - annullare le leggi. E anche fra giuristi e teorici è tuttora controverso se esse facciano diritto o politica. Per questo continua ad essere illuminante, nonostante gli anni trascorsi, un dibattito degli anni Venti del '900 che molto si interrogò sulla natura dei tribunali costituzionali - la polemica fra Carl Schmitt e Hans Kelsen sul custode della costituzione. Ritornarvici è un bene, secondo Dieter Grimm. Sia per trarre elementi concettuali utili ad una soluzione condivisa di ciò che è controverso fra giuristi e teorici. Sia per respingere l'accusa - che talvolta serpeggia nel grande pubblico - secondo cui i tribunali costituzionali non fanno altro che politica e per di più in senso antidemocratico ed elitista.
Anonimo -