I centoventiquattro disegni di questa mostra, dal Quattrocento a tutto il Settecento, provengono da collezioni inglesi pubbliche e private. S.M. la Regina Elisabetta II ha concesso dalla prestigisa Biblioteca Reale del castello di Windsor due assoluti capolavori: uno di Giovanni Bellini e l'altro del Pordenone. Altri prestiti provengono dal City Museum and Art Gallery di Birmingham, dal Barber Institute of Fine Arts pure di Birmingham, dal Royal Museum di Canterbury, dal Museum and Art Gallery di Folkestone, dalle Courtauld Institute Galleries di Londra, dalla Rugby School di Rugby, dalla Whitworth Art Gallery di Manchester. Il resto proviene da collezioni private di Londra, di Edimburgo e di dodici diverse contee inglesi; il che fa della mostra una occasione pressoché unica per ammirare opere di raccolte non troppo conosciute. Nonostante la dispersione di tante antiche collezioni inglesi e la continua migrazione di disegni, soprattutto italiani, questa esposizione prova quanto ricca sia ancora l'Inghilterra di tali capolavori. L'interresse della mostra si caratterizza per l'alta qualità dei disegni scelti e trova una sua precisa ragione nella novità dei problemi critici che solleva, stimolando indubbiamente il visitatore e l'intenditore.
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