Come fa un re a evadere dai suoi doveri regali, che gli si manifestano poi per lo più come opprimente burocrazia? È la domanda che balena nella mente non certo complessa di Umberto I, appena gli si presenta l'occasione di trattare direttamente un affare vantaggioso per le incerte finanze della Real Casa, e in più con una misteriosa e altolocata signora tedesca, e oltre tutto in Svizzera, e in incognito! Le delizie dell'incognito sono infatti per lui quanto di più esotico e inebriante possa riservargli la vita: così, ben deciso a difendere la sua temporanea libertà, assistito da un colorito seguito di personaggi di Corte, senza i quali non potrebbe neppure muoversi, Umberto I traversa impavidamente il Gottardo, gettandosi in questa avventura finanziaria e galante, che minaccerà poi di travolgerlo in una sequenza di intrighi e incontenibili equivoci, coinvolgendo persone del tutto impreviste, dall'importuno Kaiser tedesco a un altrettanto importuno giornalista italiano che si spaccia per inglese. Mai Morselli si è abbandonato così felicemente al suo estro inventivo, escludendo con fermezza qualsiasi sottofondo di `tesi', come in questo romanzo, unica operetta italiana che sembra meritare la musica di Offenbach, deliziosa, esilarante divagazione fra «caminiere, fioriere, corriere e vaporiere», fra ministri, archiatri, ufficiali prestanti e dame gentili, dove oggetti e personaggi sono simultaneamente décor e protagonisti, e dove dell'ispido protagonista, Umberto I, viene offerto un ritratto di tale acutezza che gli storici potrebbero trarne grande profitto, se mai fossero disposti a superare i loro pregiudizi di fronte alla «letteratura». Con ritmo di implacabile sicurezza, scandendo rigorosamente il tempo delle entrate e delle uscite come un perfetto maestro di danza, volgendo gli eventi con delicatezza verso il grottesco, Morselli ha intessuto un romanzo che tiene fede in ogni senso al suo titolo e sembra restituire discretamente alla vita un mondo che forse merita di essere ricordato soprattutto per queste sue imprese pienamente futili. Tutti i romanzi di Guido Morselli sono apparsi postumi presso Adelphi a partire dal 1974.
Anonimo -