Nella breve premessa al capitolo 11 dei Tipi psicologici contenente le "Definizioni" che costituiscono questo volumetto, Jung avverte i lettori dell'impossibilità di descrivere i fenomeni della psicologia dell'inconscio con il metodo quantitativo, proprio della psicologia sperimentale, basato sulla misurazione matematica dei fenomeni osservati. Egli sa che l'osservatore è coinvolto nella realtà e non può aspirare a raggiungere un'autentica obiettività. Il suo intento non è pertanto quello di spiegare, conformemente ai criteri delle scienze della natura, ma piuttosto quello di cogliere le multiformi sfumature, in ossequio ai princìpi delle scienze dello spirito, senza venir meno alla precisione dei concetti.
Anonimo -