"Una personale Spoon River, una piccola patria portatile. Una collina geografica, sentimentale e immaginaria. Una cronologia del cuore. Una collina di bizzarre intimità e brandelli di storie, di segreti borbottati e solitudini immense, di abitudini antiche e ombre clandestine, di permanenze a tempo indeterminato, di eternità senza indirizzi. La poesia di Pino Rovitto è una lunga descrizione e narrazione che non produce misteri, luoghi oscuri, lacune, interstizi; è altresì tutta protesa a spiegare le proprie ragioni, a chiarirne le mitologie e i cenni intertestuali che la plasmano con un¿ammirevole acribia e, in tal senso, vi è forse più di una consonanza con Salvo il crepuscolo di Julio Cortázar. Questa non è soltanto poesia, ma il tesoro riposto dell¿anima, l¿accoglienza di un¿alterità amata e assorbita, libro dei libri. Avveramento della letteratura." (Alberto Fraccacreta)
Anonimo -