Quando l'amico Mátyás scompare in mare mentre lavora su una piattaforma di trivellazione nell'Atlantico, a Waclaw, affranto dal dolore, non resta che tornare a casa.Il suo viaggio si rivela ben presto un pellegrinaggio dai tratti epici che lo conduce in Marocco, in Ungheria al paese natale di Mátyás , a Malta, in Italia, e infine nella città mineraria tedesca dove è nato.Come un moderno Ulisse, nel suo itinerario Waclaw si imbatte in altre anime smarrite, osserva e interpreta un mondo profondamente cambiato e impoverito dalla globalizzarione, e fa i conti con la propria storia e il proprio destino.Nelle pagine di Anja Kampmann affiorano il presente e il passato degli uomini: amicizia, memoria, lavoro, amore, solitudine e libertà. Un romanzo profondo sull'oggi che è anche una grande esperienza letteraria grazie a uno stile unico e a una lingua poetica e immaginifica.
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