«Lo scopo di questo libro» ha scritto Rilke «era di avvicinare in qualche modo la propria infanzia perché ogni arte ha nostalgia di quel remoto giardino della ricchezza di quei profumi e di quelle oscurità volendo dare la parola al suo fruscio. Il pretesto era costituito da due piccole storie. Lo scenario è Praga questa città piena di strade buie e di cortili misteriosi. Gli abitanti che di rado agiscono sono trasognati e tristi. Nelle loro voci c'è una nostalgia slava e vivono nella passata devozione dei loro intatti sentimenti».
Anonimo -