Non provava più sufficiente affetto per la terra per rallegrarsi di vedervi introdotta una nuova specie. Quante noie non avevan procurato, tre anni addietro, quei due castori, mandati da un amico canadese, che sbarravano tutti i ruscelli del parco! Le sorgenti vitali non erano più così abbondanti in Fontranges, per consentirgli d'intraprendere una lotta contro una donna di cuore e di carni novelle... Voleva riaddormentarsi, si voltò ed ebbe torto: in quel letto dove dormiva da tanto tempo senza compagna, gli si metteva vicino, al posto vicino di una forma preziosa a lui sconosciuta, una forma senza valore. I fantasmi femmine di Fontranges erano sùbito squalificati; egli non ardiva, per isfuggire, nella tema di commetter sacrilegio, pensare a Giovanna d'Arco, alla duchessa d'Angoulême. Sui visi più chiari della fauna terrestre, l'onore e la virtù si obliteravano. Fontranges, che non aveva mai avvertito in sè la tristezza del pentimento, sentiva un immane rimorso a disgradare quegli esseri che evidentemente non hanno scoperto nè il vapore nè l'America, ma che hanno addotto la loro intrapresa in comune con gli uomini così lontano, con tanta vaghezza e talvolta con tanto scrupolosa o gloriosa intimità. Le donne erano inferiori agli uomini; non una sola donna che non fosse inferiore a Fontranges!
Anonimo -