"Incarniamo, metafisici, i torpori laceranti che si riflettono in acque torbide dagli effluvi cristallini. Nell'apparente, sibillina opalescenza trascendente, evochiamo spiriti notturni. A brace di selvatico amor vitale e brado, rifulgiam d'immensità. Misceliamo le emozioni che celammo, rischiarandole dalla sepoltura che invero non è tale. Opera esoterica, magmatica, misterica".
Anonimo -