La scuola, sfidata dalla drammatica emergenza sanitaria, vive oggi un momento di smarrimento, mostrando crepe profonde da affrontare con coraggio e decisione, ma soprattutto in modo collettivo, provando a dare voce ai veri protagonisti dellessere e fare scuola solitamente dimenticati, inascoltati, nei confronti e nel dibattito pubblico sulla scuola: gli studenti e le studentesse. Questo libro racconta uniniziativa, Educazione Bene Comune: riflessioni tra presenza e distanza sulla scuola che (NON) cè, promossa dallassociazione Circola Cultura, Diritti e Idee in movimento, che nel tentativo di analizzare la situazione della scuola post pandemia ha interpellato gli studenti di tre scuole di diverse regioni dItalia (il Liceo Scientifico Lorenzo Respighi di Piacenza, lIstituto Tecnico per il Turismo Marco Polo di Firenze e lIIS Liceale Quinto Orazio Flacco di Portici), immaginando un progetto in cui i ragazzi potessero far sentire la loro voce, nella convinzione che solo integrando diversi punti di vista, esperienze e contesti, si possa comprendere quel che realmente sta accadendo nelle nostre scuole.Lanalisi è partita dal bisogno di capire, in particolare, come si sia potuto verificare che pur in una situazione straordinaria linterruzione del diritto allo studio non abbia scandalizzato troppo, e di come ne siano stati ignorati i riflessi sulla vita di unintera componente della comunità scolastica, la principale, la più fragile, la più bisognosa di attenzione: quella studentesca.Capire quali siano le paure, le emozioni, le riflessioni e le proposte dei ragazzi è sicuramente un dovere per gli educatori, la società civile e le istituzioni, ma è anche unoccasione rara per ripensare in ogni suo aspetto il sistema scolastico, in crisi da anni e inadeguato ad affrontare le complesse sfide globali dellimmediato presente, ancor prima di quelle del futuro.Questo libro, con la ricerca e le parole degli studenti e delle studentesse, è un prezioso contributo al futuro della scuola.
Anonimo -