Il concetto di traduzione è complesso e abbraccia la quasi totalità degli atti comunicativi manifestando lo strutturale bisogno dell'uomo di interpretare e decodificare la realtà che lo circonda. L'esigenza di comprendere l'altro e di recuperare un'unità nella terribile e feconda molteplicità delle lingue esistenti è avvertita fin dalle origini, come conferma il celebre passo biblico della Genesi sulla costruzione della Torre di Babele e attraversa l'intera storia umana intrecciandosi indissolubilmente al costruirsi e delinearsi delle varie tradizioni linguistico-culturali. Eppure, nonostante secoli di studi sulla traduzione, molti sono i quesiti che restano insoluti circa le sue modalità, gli ambiti, le intenzioni e funzioni, le sue possibilità ultime, la sua stessa definizione. Il testo ripercorre le tappe fondamentali di un dibattito che ha coinvolto scienziati, teologi, antropologi, filosofi del linguaggio. Con un'attenzione particolare alla traduzione letteraria e alle dimensioni che essa esprime, le suggestioni e le emozioni che consente di esplorare, l'Autore analizza i contributi di illustri studiosi, Benjamin, Steiner, Umberto Eco, dimostrando in un cammino pluridisciplinare il valore insostituibile della traduzione nel progresso dell'umanità.
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