Dallimmersione totale nellumanità marginale degli slum e della strada carioca, scaturisce un testo duro, ispirato alla figura concreta del matador di professione, assassino per vocazione e per investitura sociale. Eloy è il protagonista che sintetizza questa figura nella sua tragica missione fino allinevitabile epilogo: pazzia o morte.
O la pazzia che alla morte conduce.
Nella sua truce e breve carriera di soldato délite temprato contro ogni tipo di corruzione e refrattario alla pietà, Eloy uccide decine di persone senza distinzione di età, sesso o estrazione sociale. Uccide in missione contro il narcotraffico; in privato, spogliato della sua mimetica nera impregnata di sangue, giustizia delinquenti di piccolo taglio, stupratori e spacciatori e per queste stragi egli è rispettato, innalzato al rango Padrone del Pezzo. Poi sensi di colpa e fantasmi più o meno reali lo risucchiano nel baratro, spinto nel precipizio dal rimorso e dal suicidio del suo mentore che lo accoglierà allinferno: non si finisce mai di morire.
Il ritratto di una realtà tanto lontana quanto spietata. Dilemmi etici e morali, una fede , quella cattolica, che tenta di dare risposte che, forse, non possono esserci.
Anonimo -