Emma Wedgwood Darwin fu una donna eccezionale e la perfetta compagna di vita di Charles, lo scienziato che cambiò radicalmente il modo in cui l'uomo guarda a sé stesso e alla natura. La biografia, indagando la vita di Emma fin dalla sua infanzia, sa rendere ragione di come e perché il loro sodalizio fu tanto stretto e fruttuoso e quanto determinante fu per l'esistenza e gli studi di Darwin. In un periodo storico cruciale, al termine delle guerre napoleoniche e poi lungo l'era vittoriana, Emma visse in un famiglia fuori dall'ordinario, che comprendeva imprenditori, filantropi, intellettuali e politici, in cui le donne erano istruite come gli uomini e viaggiavano in tutta Europa. Anche per questo, oltre che per l'indole determinata e curiosa, Emma fu molto più che una semplice testimone del suo tempo. La sua educazione, il suo stile di vita, le sue idee, la sua passione per musica e letteratura la rendono vera interprete di un'epoca in evoluzione, delle sue complessità e contraddizioni, ma anche delle sue conquiste e modernità. L'affascinante personalità di Emma emerge da questo libro a scardinare i luoghi comuni sul suo lungo e felice matrimonio, facendoci comprendere meglio il ruolo che ha avuto nella pubblicazione di L'Origine delle specie, uno dei più importanti libri scientifici mai dato alle stampe.
La nostra recensione
E’ fin troppo banale affermare che dietro a ogni grande uomo c’è una grande donna, ma questo assioma si applica alla perfezione alla moglie di Charles Darwin, perché il celebre naturalista, tendenzialmente ipocondriaco e titubante, senza il sostegno della moglie forse non avrebbe portato fino in fondo i suoi studi e non avrebbe divulgato le sue rivoluzionarie scoperte. Emma era prima cugina di Charles e proveniva dalla ricca famiglia Wedgwood, proprietaria della famosa fabbrica di ceramiche che serviva perfino la regina Vittoria. Nata nel 1808, era l’ultima di nove figli, aveva studiato e viaggiato, e non aveva fretta di sposarsi: era già sulla trentina quando Charles, che aveva qualche mese meno di lei, le chiese di sposarlo. Non ci furono esitazioni: il matrimonio fu celebrato tre mesi dopo, il 29 gennaio 1839. Charles aveva già compiuto il suo viaggio a bordo del Beagle, da cui aveva portato migliaia di reperti che disseminò in casa per poterli studiare: nel 1839 pubblicò “Viaggio di un naturalista intorno al mondo” e incominciò ad elaborare le sue teorie sull’origine delle specie, che però rese note solo vent’anni dopo. Emma, nonostante la nascita di dieci figli, fu stretta collaboratrice del marito. Seguiva il suo lavoro e dovette anche curare costantemente la sua malferma salute. Nonostante le proprie convinzioni religiose fossero scosse dalle teorie evoluzionistiche, fu proprio lei ad incoraggiarlo a pubblicare “L’Origine delle specie”. Ma il libro non è solo una biografia. L’autrice, che ha curato nel 2009 la mostra per il bicentenario della nascita di Darwin, ha ampliato l’orizzonte della sua ricerca: “Seguire la vita di Emma mi ha permesso di comprendere il clima di una società in fermento, trasfigurata dalla rivoluzione delle macchine, illuminata da intelligenze ribelli e audaci inventori, piegata dalla inedita logica dei capitali”. Daniela Pizzagalli
Anonimo -