"Queste sono storie che consistono in una cosa sola: basta prendere un ambiente conosciuto (banale e quotidiano), se ci buttiamo dentro un elemento estraneo, è come buttarci dentro una bomba! Una bomba di fantasia... Ho conosciuto un tale, un tale di Macerata, che insegnava ai coccodrilli a mangiare la marmellata. Le Marche, però, sono posti tranquilli: marmellata ce n'è tanta, ma niente coccodrilli. Quel tale girava per il monte e per la pianura, in cerca di coccodrilli per mostrare la sua bravura. Andò a Milano, a Como, a Arezzo, ad Acquapendente: tutti posti bellissimi ma coccodrilli niente. E ancora lì che gira, un impiego non l'ha trovato: sa un bellissimo mestiere, ma è sempre disoccupato". Introduzione di Paolo Fallai.
Gianni Rodari nacque il 23 ottobre 1920 a Omegna, sul lago d'Orta. Il padre Giuseppe Rodari era fornaio e possedeva un negozio nella via principale di Omegna, la madre Maddalena Aricocchi lavorava con il marito in bottega. Essendo entrambi molto impegnati, il giovane Gianni fu accudito e cresciuto da una balia di Pettenasco.
A Omegna frequenta le elementari, ma nel 1929 in seguito alla morte del padre avvenuta per una broncopolmonite, è costretto a trasferirsi a Gavirate, il paese natale della madre, insieme al fratello Cesare.
Anonimo -