Aigues-Mortes, 2020. Una mattina facendo colazione in un bar con il nonno Louis, Philippe tratta male una cameriera rumena di nome Lucie, sua compagna a scuola, per avergli rovesciato del caffè sui pantaloni. In questo momento Louis vede nel nipote lo stesso disprezzo che un tempo i francesi riservavano ai lavoratori italiani che venivano nel Sud della Francia per trovare occupazione nelle saline. Decide così di raccontare al nipote la storia dei suoi bisnonni italiani e di quello che accadde quando erano proprio loro a essere considerati gli stranieri. Italia, fine Ottocento. Il giovane Luigi e suo padre Gregorio abbandonano il proprio villaggio nelle Langhe per cercare fortuna nelle saline della costa sud francese, ad Aigues-Mortes. Qui, gli italiani sono considerati unimportante manodopera dai padroni degli stabilimenti del sale, tuttavia vengono guardati con diffidenza dai francesi, che li considerano dei ladri di lavoro. Questo contrasto si manifesta, inizialmente, con dispetti e litigi, ma ben presto si fa più aspro fino a sfociare in atti di violenza. La situazione precipita e ne nasce una vera e propria strage di italiani nella quale Luigi e suo padre si troveranno coinvolti. È così che Philippe viene a conoscenza della storia della sua famiglia e inizia a guardare con occhi diversi Lucie, con la quale scopre di avere molte più cose in comune di quanto pensasse. A partire dai 12 anni
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