Il romanzo ci viene proposto dal suo narratore-pittore come una sorta di polittico profano: i suoi fondali si susseguono come su tanti altari delle nostre antiche cattedrali, le singole tavole pittoriche si succedono, anta dopo anta, a formare un racconto unitario." - Guido Davico Bonino è critico letterario e teatrale, ha insegnato presso l'Università di Torino. Tra i suoi ultimi libri, per BUR, D'amore si vive e Manifesti futuristi (2010).
Anonimo -